Colesterolo e glicemia

Colesterolo e glicemia

Colesterolo, glicemia e le abbuffate gastronomiche

Le vacanze natalizie sono finite e chi più chi meno si è scatenato intorno alla tavola imbandita, giornate intere o quasi, a mangiare le prelibatezze che la tradizione ci offre, dimenticando parole come colesterolo e glicemia.

Di movimento ne abbiamo fatto poco, se non cercare le nostre cartelle “fortunate” della tombola ed in caso di vincita urlare: “terno, quaterna!”.

Ogni anno ci ripetiamo che forse avremmo dovuto mangiare meno, e sicuramente qualcosa di più salutare, ma pochi riescono a resistere davanti ad un bel piatto di lasagne della nonna o ad un panettone, magari artigianale, bello ricco di canditi.

Abitudini alimentari non sempre corrette che a volte e per fortuna si riducono a pochi momenti dell’anno e la poca attività fisica possono far rispondere il nostro organismo in diversi modi, ad esempio con l’aumento del colesterolo-ldl, trigliceridi, valori alterati della glicemia. Benissimo festeggiare, che bello stare in famiglia, ma dopo bisogna fare un po’ di attenzione, anche se alcuni la chiamerebbero più “penitenza”.

Tante volte sentiamo parlare di colesterolo buono, colesterolo cattivo ma perché queste differenziazioni?

A cosa serve il colesterolo?

Il colesterolo è fondamentale in diversi processi:

  • È un componente delle membrane cellulari regolandone la fluidità e permeabilità;
  • È il precursore della vitamina d;
  • È il precursore dei sali biliari e degli ormoni steroidei, sia maschili che femminili (testosterone, progesterone, estradiolo, cortisolo , ecc.).

Ecco, quando mangiamo in maniera errata, quando facciamo poco movimento, quando il nostro organismo non riesce ad equilibrarne bene i livelli plasmatici, il colesterolo nel sangue si accumula in concentrazioni superiori alla norma e si trasforma in un acerrimo nemico della nostra salute: il colesterolo-ldl, meglio conosciuto come colesterolo “cattivo”.

E la glicemia?

Lo stesso vale per il controllo della glicemia, l’organismo umano possiede un sistema di regolazione intrinseco che consente di mantenere relativamente costante la glicemia durante l’arco della giornata.

La presenza di glucosio nel sangue è essenziale per la vita, esso è infatti un nutriente essenziale per tutte le cellule dell’organismo.

Il controllo glicemico è molto importante poiché:

  • Previene la comparsa del diabete di tipo ii e delle sue complicanze;
  • Favorisce il controllo del peso corporeo;
  • Riduce la produzione endogena di colesterolo che rappresenta circa l’80% del colesterolo totale;
  • Migliora la capacità di attenzione e concentrazione.

Quali possono essere i rimedi naturali che possono aiutarci a tenere sotto controllo questi parametri?

Gymnema: viene utilizzata tradizionalmente da molto tempo nella medicina ayurvedica. Contiene acidi gymenemici e le loro saponine, conduritolo a, alcuni fitosteroli e pectine. Sembra possedere effetti ipoglicemici. Studi dimostrano che possa rigenerare la cellule di langerhans in animali con diabete sperimentale, un effetto associato alla riduzione del glucosio ematico. Le saponine contenute nella gymnema possono ridurre l’assorbimento intestinale di glucosio, sono in grado di stimolare la secrezione pancreatica di insulina nonché il numero e la funzione delle cellule beta ed inoltre possono favorire la captazione e l’utilizzazione tessutale di glucosio. Si può dunque dire che la gymnema possiede un effetto normalizzante sul glucosio ematico. Nel diabete mellito i radicali liberi sono formati in seguito all’ossidazione del glucosio, della glicazione non enzimatica delle proteina e della successiva degradazione delle proteine glicosilate. Ciò provoca uno stress ossidativo dovuta ad una over-produzione di radicali liberi e ad un accumolo di sottoprodotti della perossidazione lipidica. In tal caso, la gymnema può vantare una buona azione antiossidante, paragonabile a quella dell’alfa-tocoferolo. Pare che l’azione sia attribuibile al suo contenuto in composti fenolici, i quali sembrano avere la capacità di ridurre il colesterolo ldl e di conseguenza il rischio cardiovascolare.

Riso rosso fermentato: viene prodotto lasciando fermentare il riso cotto con il micete monascus purpureus. Uno dei composti biologicamente rilevanti sono le monacoline. Quest’ultime esercitano un’attività inibitoria sull’enzima idrossimetilglutaril coenzima a reduttasi e quindi aiutano a regolare la biosintesi del colesterolo. Le monacoline si trasformano nell’organismo umano prima in lovastatina e poi nella sua componente attiva, il suo corrispondente beta–idrossi-acido, il quale diminuisce il colesterolo totale circolante nel sangue, il colesterolo a bassa densità (ldl), ed il rapporto tra ldl e colesterolo ad alta densità (hdl). Alcuni studi hanno evidenziato come il riso rosso fermentato riesca anche a ridurre i trigliceridi.

Lagerstroemia: è conosciuta anche con il nome comune di “banaba”. La moderna ricerca scientifica ha permesso di valutare, grazie alla conduzione di studi in vitro ed in vivo, la valenza ipoglicemizzante di un composto identificato nelle foglie di questa pianta, l’acido corosolico, che possiede un’azione insulino-simile. L’acido corosolico è in grado di stimolare il trasporto del glucosio all’interno delle cellule. Da uno studio condotto su ratti, sembra che anche altri tannini presenti nel fitocomplesso, in particolar modo quelli derivati dall’acido ellagico, possano funzionare da attivatori del trasporto del glucosio all’interno degli adipociti. Su uno studio condotto su uomini trattati con lagerstroemia, i risultati ottenuti hanno dimostrato che l’acido corosolico può ridurre efficacemente la glicemia. Tale effetto si è presentato anche in corrispondenza di somministrazioni di breve durata (4 settimane) ed, è stata rivelata la contemporanea comparsa di un certo “effetto-memoria”, utile all’organismo per controllare la glicemia anche nei giorni immediatamente successivi al trattamento.

Di seguito i prodotti consigliati da Tecno-lio:

Gymol liquido: Garcinia, Gymnema, Guaranà, Cardo mariano possono essere utili per favorire il metabolismo dei lipidi.
La Betulla coadiuva le funzioni depurative dell’organismo.
Gymol rosso: Il carciofo può essere utile per la funzione digestiva e funzione epatica. Può contribuire all’eliminazione dei gas intestinali. Coadiuva le funzioni depurative dell’organismo.
Può essere utile per favorire il metabolismo dei lipidi. Ha azione antiossidante.
Glycesana: Il Gelso può contribuire al normale metabolismo dei carboidrati.

Omega 369: L’Olio di lino favorisce il metabolismo dei lipidi e può migliorare l’integrità e funzionalità delle membrane cellulari.
La Vitamina E può contribuire alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.
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Bibliografia

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F.Capasso, G. Grandolini, A.A. Izzo- Fitoterapia impiego delle droghe vegetali.

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Dott.ssa Morabito


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